SNI: Il vento gira, annientato inceneritore Agripower
Riceviamo e pubblichiamo:
Su bentu est girande, sa soverania populare s’est pesande.
Dal referendum di Buddusò un esempio per la Sardegna: La sovranità popolare ferma la lobby politico-affaristica che voleva lucrare sulla finta energia rinnovabile di un inceneritore mascherato da termovalorizzatore. La mascheratura da Fata Turchina serviva, come per l’inceneritore proposto a suo tempo ad Ottana, per rientrare in tutte le agevolazioni previste per l’energia rinnovabile e specialmente dal CIP6, fregandosene altamente di tutti i danni che avrebbe causato all’ambiente ed alla salute delle popolazioni limitrofe.
La convenienza economica delle centrali a biomasse è basata unicamente sul fatto che ricevono i lauti contributi previsti dal CIP6 per i generatori di energie rinnovabili e assimilati, senza detto contributo sarebbero nettamente in perdita ed ogni kwh prodotto avrebbe un costo altissimo.
Se i cittadini di Buddusò non avessero bocciato nettamente la centrale a biomasse, avrebbero avuto non solo un serio danno all’ambiente ed alla propria salute ma anche una sonora beffa economica, in quanto, parte rilevante delle prebende godute dalle lobby politico-affaristiche, le avrebbero dovute sborsare loro e tutto il Popolo Sardo.
Il contributo CIP6 è costituito infatti da una quota regionale, che i buddusoini avrebbero dovuto pagare in quanto Sardi e da una quota statale che avrebbero dovuto pagare in quanto contribuenti della fiscalità dello Stato. Inoltre, avendo l’energia generata dai termovalorizzatori un alto costo di produzione e dovendola obbligatoriamente conferire all’ENEL, ciò avrebbe contribuito ad innalzare il prezzo del kwh fatto pagare in bolletta.
Sardigna Natzione Indipendentzia, non solo è assolutamente solidale con i cittadini di Buddusò e con il sindaco, che ha fatto il suo dovere, ma sarà vigile e pronta a mobilitarsi, insieme alla popolazione, per tutelare la volontà popolare ed impedire che affaristi e onorevoleddos della politica mandino avanti lo scellerato progetto.
SNI chiede anche che chi, pur essendo consapevole della contrarietà popolare, ha la responsabilità di aver concesso licenze e nulla osta alla Agripower, prenda atto dell’illegalità commessa e rassegni dignitose dimissioni.
Nuoro, 21-02-2011.
Bustianu Cumpostu, Sardigna Natzione.
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Redazione SANATZIONE.EU
Come mai tutto tace in merito ai Fumi Acciaieria della Portovesme SRL? Io come cittadino di Portoscuso vorrei che finalmente qualcuno pagasse i danni. Altrimenti tutti si sentirebbero autorizzati di compiere tali catastrofi ambientali senza pagare il dazio.