Il Consiglio Regionale del Veneto parla di indipendenza

Al di là degli esiti, il 28 novembre 2012 rimarrà una pietra miliare nell’avanzamento delle minoranze nazionali della Repubblica verso il proprio diritto all’autodeterminazione. Grazie al lavoro del movimento Indipendenza Veneta, anche il Consiglio Regionale del Veneto, seppur con alti e bassi, si è avvicinato al tema ed alla necessità di individuare un percorso referendario verso l’indipendenza dallo Stato centrale.

Ecco come argomentava l’approdo del 28 novembre l’imprenditrice e co-fondatrice di Indipendenza Veneta Alessia Bellon ai microfoni di Radio Veneto 1:

Mp3 – 23-11-12 (19:08 minutes – 17,5 mb).

Redazione SANATZIONE.EU

Be Sociable, Share!

    4 Commenti

    • La costituzione non consente alcun referendum di questo tipo. Dovranno cercare altre strade.

    • Ma la costituzione subisce dei rinnovamenti in tutti gli Stati Democratici, e quello italiano si dovrà adeguare alla modernità.

    • Alessia Bellon dice che il referendum sarà fatto conformemente alle norme ONU e UE, e che l’italia, nella Costituzione, sta ai trattati dell’ordinamento internazionale.
      Ora, o sono io anticostituzionalista, o la Costituzione si deve riscrivere!
      Perché l’ideale nazionalitario della repubblica “Una e Indivisibile” scritto nella Costituzione, non solo è copiato dalla costituzione francese, ma già di per sé è anti-costituzionale, perché mira a trattenere con la forza dei popoli non-italiani in base all’ideale nazionalista creato a metà dell’Ottocento e questa si chiama repressione!

      GD-centopercento, se hai ascoltato l’audio di Alessia Bellon, non puoi non aver sentito che quell’articolo della repubblica “Una e Indivisibile” è retroattivo e che va rimosso, perché se la Costituzione, all’art. 10 dice di conformarsi al diritto internazionale, quell’articolo dell’indivisibilità non ha motivo di esistere! Inoltre, non sono andati a chiedere il referendum a Roma, ma lo fanno in base alle normative ONU e UE alle quali l’italia si deve attenere!

      Noi, invece, siamo indietro di cent’anni e quando Doddore Meloni ha raccolto 12-13000 firme per depositare la richiesta ad un tribunale italiano, è stato sonoramente calciato con la scusa dell’indivisibilità della repubblica. Non dobbiamo rivolgerci ai tribunali italiani, per il nostro percorso!!

      Questi Veneti sono cento anni (minimo!) avanti a noi… e non hanno un ordinamento autonomo! Sono a statuto ordinario e costruiscono l’indipendenza senza inchinarsi al padrone, mentre noi abbiamo politicanti che cianciano di sovranismo e indipendenza, quando poi s’inchinano ai Renzi e ai Bersani di turno, che vengono in Sardegna a parlare dell’italia senza mostrare un minimo di conoscenza di problemi locali che ben poco hanno a che fare con quelli italiani! Oppure votano a favore dell’inno di Mameli alla scuola elementare perché eseguono il compitino dei loro capi di Roma, sempre per poi vestirsi sa berritta e fare i chiacchieroni sovranisti.

      Redazione, teneteci informati di più anche sull’indipendentismo Veneto: perché il loro esempio merita veramente! Così come le battaglie del SüdTirol contro questo regime totaliario italia.

    • [...] pensiamo al Sudtirol, ma soprattutto al caso Veneto (dove è stata votata la Risoluzione 44 in tema di referendum e sovranità), il classico sistema partitocratico ha subito una mutazione, ed in Regioni dall’alta [...]

    Commenta



    Per la pubblicazione i commenti dovranno essere approvati dalla Redazione.