Sa Die de sa Sardigna: 28 aprile…2041!
Il futuro?
E’ il 28 aprile 2041, anche la città di Sassari si appresta a celebrare l’indipendenza dell’isola. Dopo anni di dibattiti e 12 mesi di lavori verrà ufficialmente inaugurata la nuova piazza “de Sardigna”, ex piazza “d’Italia”. Da tempo la popolazione aveva reclamato la rimozione della goffa statua del re Vittorio Emanuele II° di Savoia dal salotto di Sassari. Il nuovo monumento è una statua equestre di Giovanni Maria Angioy, ad opera di Martino Sciola. La democrazia porta così a compimento la battaglia avviata da Angioy contro il dispotismo italiano oltre 200 anni prima, e celebra la fase del suo arrivo a cavallo a Sassari, acclamato dalla folla.
Per l’evento sarà presente anche una delegazione del governo catalano e della Prefettura di Tokyo, quest’anno la città nipponica ha avviato un partenariato culturale con Sassari. Il Giappone ospiterà una collezione di tutte le principali maschere tradizionali Sarde, corredate da tavole esplicative in lingua Sarda e Giapponese, e Sassari avvierà la mostra, che sarà aperta fino a dicembre, con le principali maschere tradizionali del Giappone fino al periodo Edo.
Sassari non sarà l’unica città ad ospitare un importante evento culturale per celebrare sa Die de sa Sardigna. Nella vecchia città di Eleonora d’Arborea, ad Oristano, verrà inaugurato l’IME, il Museo Internazionale dell’Emigrazione, che con una interessante esposizione museale ed interattiva raccoglierà un excursus delle maggiori vicende migratorie umane, da quella Sarda a quella dei popoli meridionali e del sud del mondo. Un viaggio alla scoperta delle ragioni, delle avventure e delle disgrazie attraversate da numerosi popoli alla ricerca di un destino migliore.
Altro importante evento sarà quello della nuova collezione sulla civiltà nuragica che verrà presentata al museo Betile di Cagliari, che l’anno scorso con i suoi 3,5 milioni di visitatori esteri si è confermato nella lista dei 100 musei più visitati del mondo. La nuova collezione riguarderà ulteriori reperti statuari simili a quelli di Monte Prama del museo di Cabras, rinvenuti appena 5 anni fa e già entrati nel novero di diverse pubblicazioni scientifiche e divulgative. L’iniziativa sarà seguita in diretta da uno speciale del National Geographic, in collaborazione con il British Museum di Londra e il Forte Al Fahidi di Dubai. Il Betile ospiterà anche una importante collezione esclusiva sull’arte dell’antico Egitto.
Ma le iniziative non si esauriscono alla Sardegna, a Berlino si terrà un importante convegno sulla scrittura nuragica, la cui scoperta, dieci anni fa, ha contribuito a rivoluzionare la storia del Mediterraneo, e non solo.
Bona Die de sa Sardigna! Chissà…
A. Bomboi.
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U.R.N. Sardinnya ONLINE