Alessio Fadda, un pittore che amava l’isola

Fadda nasce ad Oristano nel 1949, è stato docente di Educazione Artistica per diversi anni al Liceo Scientifico e nelle scuole Magistrali. Ha allestito e partecipato ad un centinaio di mostre nell’isola e nella penisola italica (Pistoia, Lecce, Brindisi, Forte dei Marmi, Napoli e Palermo).  Venuto a mancare un anno fa, nel giugno 2013, ora possiamo ammirare le sue opere solamente in qualche collezione pubblica e privata.
Questo grande artista, interprete della sua terra e del mondo circostante: “Legge e ci fa leggere pittoricamente la grande luce mediterranea” (scriveva Roberto Cau).
Si rifugia nel mondo cromatico, giocando con i colori e i sentimenti  trasmessi da ciò che vede in natura, con grande ardire e gioia.
Si può affermare che in esso, il mondo circostante, sta alla sua anima come l’occhio sta alla sua man d’Artista.
La sua pittura spazia attraverso l’utilizzo di differenti tecniche pittoriche, tra cui: l’olio, la tempera, il carboncino e l’acquerello. A queste diverse tecniche accosta anche svariate tematiche. Nella tecnica all’acquerello egli esprime il meglio di sé, creando opere che raggiungono spiritualità grafica, carica di serenità e poesia, che vengono esaltate particolarmente quando elogia l’amore per la propria Terra sarda, fra assolate marine e caldi tramonti.
Artista di razza, instancabile, ha messo la sua energia in ogni sua singola opera, vivendo e operando sempre nella sua amata città natale.
La sua formazione è data prevalentemente dall’osservazione. In età scolare è l’orgoglio delle maestre, e a soli dodici anni inizia a dipingere, dopo una precocissima esperienza come abile disegnatore. A soli vent’anni allestisce la sua prima mostra. Autodidatta, si fa strada grazie a molti anni di apprezzata esperienza.

A cura di Silvia Maxia.

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