Lettera del PAR.I.S. al Presidente Cappellacci per offese ai Sardi sulla storia

Riceviamo e pubblichiamo:

Sono nella Repubblica maluentina, godendomi con gli amici, una bella giornata fra gabbiani e cormorani.
Mentre sfogliavo i quotidiani sardi mi sono imbattuto su una pagina pubblicitaria (presumo pagata con denaro pubblico) dal titolo:” Sardi e fratelli d’Italia” riportanti la firma di Ugo Cappellacci. Per la verità, quando leggo la parola Italia, non approfondisco tantissimo la questione. Ma oggi, sarà che sono a Malu Entu in versione pacifica, ho la pazienza e mi leggo la pagina pubblicitaria. Appena finisco di leggerla, per mia sorpresa, mi trovo cancellata l’unica parte della storia sarda di cui possiamo andare orgogliosi.
In questa pagina di Cappellacci, mi trovo due date: 19 Giugno 1324 e un’altra data, 1497.
Nel descrivere queste date esordisce con queste parole: “Quando sotto una tenda d’assedio a Cagliari, sopra il colle della Bonaria, l’accordo di pace fra la Repubblica di Pisa e la Corona d’Aragona sancì la nascita di un nuovo stato sovrano: quel Regno di Sardegna e Corsica che nel 1479 preciserà il suo nome in Regno di Sardegna”.
Mi chiedo: mi sarò sbagliato?

No, no, rileggo le date e sono giuste!! 1324 e 1479!
A questo punto mi chiedo ancora: ma per Cappellacci, che fine avrà fatto Mariano IV, e Ugone III dove lo avrà messo?
Chissà in che era avrà messo Eleonora d’Arborea!
Strada facendo,dove avrà messo Leonardo Alagon, che nel 1470 diede una piccola lezione agli Aragonesi, anche se poi nel 1478 venne sconfitto e fatto prigioniero a Macomer, dagli stessi?
A queste riflessioni, mi sorge una nuova domanda e chiedo a Cappellacci: ma Lei come si permette di offendere i sardi e la nostra storia in questa maniera?

Segue in PDF

04-04-11.

Redazione SANATZIONE.EU

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