Il marchesato di Mores, un pezzo di storia Sarda – Di Antonio Areddu
Pubblicato presso l’editore Condaghes, arriva un testo per far luce su un piccolo ma importante passaggio delle vicissitudini storiche e politiche della Sardegna.
Alla fine dell’800, la rimozione del ruolo avuto nel movimento di Giovanni Maria Angioy dai fratelli Francesco e Giovanni Antonio Areddu detto “Totoy”, attori di un processo rivoluzionario caratterizzato da aspetti originali e autoctoni che si era fatto carico d’istanze avanzate e radicali, la partecipazione agli eventi del Risorgimento e la difesa delle tradizioni locali costituiscono il paradigma degli intellettuali di Mores.
L’autore è partito dall’esame di queste figure per indagare poi le origini del marchesato, le agitazioni antifeudali degli anni ‘60 e ‘70 del XVIII sec. che precedettero la “Sarda Rivoluzione” e la successiva svolta moderata.
Al centro degli avvenimenti il duca dell’Asinara don Antonio Manca y Amat e le relative dinamiche antifeudali nei suoi feudi. Tali accadimenti, insieme al ricercato prestigio sociale della famiglia Manca y Amat, le variazioni della rendita feudale, smentiscono una visione statica di quel periodo storico in Sardegna e costituiscono la peculiarità della ricerca.
Il nuovo duca dell’Asinara e di Vallombrosa Vincenzo Manca, alcune vicende del Consiglio comunitativo, l’editto delle chiudende e l’estinzione del marchesato nel biennio 1839-1840 costituiscono altre significative pagine della storia alquanto complessa e mai indagata della Comunità di Mores.
La storia dei discendenti della famiglia Manca y Amat ed in particolare la figura del marquis de Morès, intrepido imprenditore e inquietante ideologo antisemita ci porta in Francia, India, Vietnam, Stati Uniti d’America e nelle colonie francesi dell’Africa Settentrionale.
Le vicende narrate affrontano, quindi, anche questioni che esulano dal contesto locale per assurgere ai grandi temi della storia nazionale ed internazionale.
Antonio Areddu.
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Redazione SANATZIONE.EU