Class Action su Abbanoa? Magari!

Bulletta Abbanoa - SANATZIONE.EUCari Lettori,

L’ente idrico di Abbanoa ha recentemente subissato gli utenti di varie cittadine con bollette esose:
Conteggi del consumo d’acqua completamente gonfiati ed arbitrari, ma anche richiesta di somme di denaro indebite che cumulano diverse annate (dal 2007 in poi) a carico di famiglie di medio e basso reddito in periodo di crisi. Abbanoa esige, tra l’altro, il pagamento di tali bollette fittizie riservandosi di restituire a posteriori le somme sbagliate eventualmente riscosse. Una autentica vergogna, anzi, una frode bella e buona!

E’ inoltre notorio a tutti che il servizio dell’ente sia caratterizzato da una catasta di disservizi che vanno da infrastrutture fatiscenti fino alla scarsa qualità dell’acqua erogata, talvolta non idonea per usi alimentari ed igienici.
Dovremmo anche domandarci se questo chiaro monopolio non sia lo spettro culturale di una classe politica che, in assenza di un serio antitrust, dello statalismo ne ha fatto una missione, sacrificando così la qualità di un dato servizio che solo la concorrenza potrebbe migliorare. Ma anche in Europa la gestione dell’acqua è ancora oggetto di dibattiti tra il sistema privato, misto e pubblico.

Mi verrebbe da consigliare l’utilizzo di uno strumento capace di tutelare i consumatori e che dal primo gennaio è stato finalmente adottato anche in Italia: La Class Action, un’azione legale che fornisce la possibilità di esercitare una causa collettiva per utenti danneggiati, rivalendosi nei confronti di un’azienda scorretta sul mercato nel piano dei costi e dei servizi.

E invece serve a poco e nulla…proprio così:
Siamo in Italia infatti! La “class action agli spaghetti” non contiene le stesse misure giuridiche contemplate nella versione anglosassone e che fornisce un ottimo strumento di garanzia per i consumatori (come quelli USA).
Nel “bel paese” l’azione collettiva non contiene l’elemento punitivo (stabilito in una robusta sanzione pecuniaria): il cosiddetto sistema del “punitive damages”, che quindi non si limita solo al risarcimento verso gli utenti da parte dell’azienda ma subisce una maggiorazione dei costi, inducendo l’impresa a ritenere non conveniente la possibilità di reiterare nel tempo pratiche commerciali scorrette.

In Italia inoltre debbono esserci riconosciuti comitati abilitati alla possibilità di aprire un contenzioso e deve essere dimostrata la validità delle accuse mosse alle aziende:
In sintesi, se c’è un deterrente su cui la validità della class action dovrebbe basarsi, questo non è certo a carico dell’azienda, ma a carico dei cittadini stessi, i quali prima di imbarcarsi in questa ignota avventura per la tutela dei propri diritti ci penseranno due volte….

E per le banche? Che farà il Codacons?

Condoglianze.

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Di Bomboi Adriano.

U.R.N. Sardinnya ONLINE – Natzionalistas Sardos

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