Morte e impotenza nei mari di Sardegna

Ogni riferimento a fatti e personaggi realmente esistenti è puramente casuale, qualche volta voluto….

Questa storia parla di Gavino Sotgiu e Luigi Paviglianiti, due marinai immaginari che nel 2002 prestarono insieme servizio militare nella capitaneria di porto di un grande comune del nord’est Sardo, il primo come segretario nell’ufficio leva della Marina Militare e l’altro come nocchiere di porto della centrale operativa della Guardia Costiera.
Gavino Sotgiu (Tempiese) e Luigi Paviglianiti (di Taranto) si conoscono proprio in Sardegna, durante il servizio militare espletato in qualità di VFB, volontari in ferma breve triennale. La mattina del 1° Luglio 2010 Gavino decide di telefonare al suo vecchio amico Pugliese:

Gavino Sotgiu:” Ciao Luigi, mi riconosci?”
Luigi Paviglianiti: “Ciao Guagnù, quant tiemp, dove sei? Cie sta a faci?”
Gavino Sotgiu: “Io sono in navigazione verso Copenaghen, sulla nave Tanino Pascucci.”
Luigi Paviglianiti:” Ah.. ti stai divertendo eh, io sono sempre in capitaneria di porto.”
Gavino Sotgiu: “Ancora? ma non sei riuscito ad avere un trasferimento?”
Luigi Paviglianiti: “No, tutto inutile, domande su domande buttate al vento, sbuecchi lu sangu.
Ho dovuto pure divorziare da mia moglie, li muerti loro.”
Gavino Sotgiu: “Ah, mi dispiace! Come vanno li le cose?”
Luigi Paviglianiti: “Eh.. è nu casin’ è Gavi’, lassa perde turni di guardia strettissimi, il resto del personale è composto da due siciliani, due napoletani, uno di Roma e io..con un altro Pugliese di Lecce. Stiamo accumulando tante ore e non ce le pagano. La situazione sta diventando ingestibile.
Inoltre i miei colleghi sono stufi, perchè quì è si una bella città, ma ognuno ha le sue esigenze in famiglia.. la prima patria di ognuno di noi. Insomma a volte mi lasciano quasi solo, vanno in licenza e marcano visita.”
Gavino Sotgiu: “Ah, mi dispiace! Ma non puoi fare cambio con qualche collega Sardo in guardia costiera? Almeno lui sarebbe contento di prestare servizio a Olbia.”
Luigi Paviglianiti: “Ma non si puo’ fare cosi’. Non è consentito.”
Gavino Sotgiu: “Pensavo che in Guardia Costiera funzionasse diversamente rispetto alla Marina, almeno su questo.”
Luigi Paviglianiti: “Qua’ lo stato sembra che si sia dimenticato dell’esistenza della Sardegna.”
Gavino Sotgiu: “Ah-ah-ah! Se lo dici tu che sei Pugliese, mi devo fidare.”
Luigi Paviglianiti: “Quando dobbiamo intervenire per un emergenza in questo mare riusciamo ad essere tempestivi ed efficaci anche con pochi uomini e mezzi.
Ma quando si tratta di andare nelle coste lontane non riusciamo ad intervenire immediatamente.
Ho visto morire annegate tante persone tra Orosei e Posada. I nostri mezzi sono veloci e inaffondabili, ma purtroppo non sono missili.”
Gavino Sotgiu: “Ma scusami, io so che c’è la struttura della Capitaneria di porto a la Caletta di Siniscola, ed è anche un edificio grande.”
Luigi Paviglianiti: “E’ il locamare Siniscola, là davanti ci tengono ormeggiata una motovedetta della Forestale e un gommone della Guardia di Finanza.
In pratica non funziona nulla in questo locamare.
Ricordo che tempo fa, eravamo piu numerosi in capitaneria e ci hanno fatto conseguire il brevetto da bagnino, che oltre a darci un buon punteggio, trascritto poi sul foglio matricolare personale, consentiva di svolgere al meglio questo lavoro. Dopo aver conseguito il brevetto e i numerosi corsi di nuoto, potevamo espletare il servizio “spiagge libere e sicure”, quindi partiva il mezzo militare che ci portava in gruppi di 5-6 marinai verso la spiaggia di La Caletta.
Questo servizio era attivo solo per due mesi durante l’estate e nemmeno per tutti gli anni. Fatto sta che durante l’inverno la zona non è presidiata e quando dobbiamo intervenire con i nostri mezzi dobbiamo fare le corse pazze da quì per raggiungere la zona. Da Arbatax danno molte volte la disponibilità ma hanno problemi notevoli di organizzazione e non hanno mezzi a sufficenza per poter intervenire fuori dalla loro competenza portuale.”
Gavino Sotgiu: “Ma non potrebbero rafforzare il locamare di Siniscola a La Caletta, con personale qualificato e mezzi?”
Luigi Paviglianiti: “Lo dici a me? Io l’ho sempre pensato, ma non saprei per quale motivo c’è questa situazione in quell’area.
Lo Stato non interviene a dovere sul territorio.”
Gavino Sotgiu: “Non interviene nemmeno per salvare vite umane? Mah!”
Luigi Paviglianiti: “Sulla Pascucci che fate? Tu che mansione hai?”
Gavino Sotgiu: “Io sono un furiere e sto in segreteria, dettaglio armi. Per quanto riguarda la nave, si ferma nei porti esteri e fa rappresentanza.”
Luigi Paviglianiti:”Cie ede rappresentanza?”
Gavino Sotgiu: “Si! salgono a bordo ammiragli, comandanti, politici, ambasciatori, alte cariche. Poi si fanno grandissimi pranzi, cene, feste e cerimonie a bordo.”
Luigi Paviglianiti: “Ah, ste bueno allora. E’ una nave ricca”.
Gavino Sotgiu: “Apparentemente si, ma chi sa come funziona (dall’alto) non vuole prendersi responsabilità. I visitatori vedono solo ciò che è bello sul ponte di coperta, ma dentro non ci vivrebbero nemmeno i cani. Spazi ristretti, batteri e polvere dappertutto, oltre all’amianto.”
Luigi Paviglianiti: “Ciè schifo! comunque guagnù, devo confidarti che mi affascinava molto questo lavoro quando ero piccolo, ma ora che ci sono dentro…per come funziona mi ha deluso.”
Gavino Sotgiu: “Beh, ti devo dire che ha deluso molto anche a me. E’ un sistema tutto da riformare, perchè così com’è non durerà tanto, non serve a nulla.
Ora ti saluto, ciao Luigi stammi bene, spero che riuscirai presto a rientrare in Puglia.”
Luigi Paviglianiti: “Spero bene anche per te che tu ritorni in Sardegna, Ciao Guagnu’.”

In memoria dei tanti annegati sulle coste della Sardegna. Inclusi quelli che, probabilmente, si potevano salvare…ed una sincera stretta di mano ai tanti validi operatori che prestano servizio nella nostra isola.

Soccorso in mare – Tel. 1530.

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Redazione SANATZIONE.EU – Nazionalisti Sardi

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