Sardigna Natzione e Rossomori contro l’inquinamento cancerogeno di Quirra

A Quirra, morti veri in guerre simulate:

Alla commemorazione dei caduti nelle guerre vere, presto in Sardegna dovremo aggiungere quella dei caduti nelle guerre simulate.
La verità e scomoda ma non si può più nascondere, la Sardegna è la Mururoa italiana. Lo stato italiano, come quello francese a Mururoa, atollo della Polinesia, con le guerre simulate, sperimenta in Sardegna armi ed esplosivi che uccidono anche indirettamente.
Quasi una strage: tra i pastori che stanziano a Quirra, gli abitanti dei paesi vicini e i militari che lavorano nel Poligono.
La situazione non è molto diversa nel poligono di tiro di Teulada che noi indipendentisti nel 2005 siamo andati e verificare di persona, con un blitz via mare per il quale saremo presto chiamati a processo.
Chie bos faghet lutu mortos de Quirra?. Non certo lo stato italiano che per l’uso dei poligoni interforze lucra facendosi pagare l’affitto da parte degli eserciti stranieri che vengono a provare le loro armi.
Ci chiediamo, quanto ci è costata fin’ora e quanto ci costerà ancora questa servitù di sudditanza? I pochi salari ed i miseri risarcimenti promessi sono paragonabili ai costi umani subiti dalle popolazioni ed ai costi ambientali subiti dal territorio?

Non possiamo più credere alle loro falsità, i controllati non possono essere i controllori di se stessi, come dice Mariella Cao del comitato “Gettiamo le Basi”, altrimenti cadremo anche noi nell’assurdo francese secondo il quale gli esperimenti atomici fanno male ai francesi di Francia ma non ai francesi d’oltre mare della colonia polinesiana di Mururoa.
Devono andare via, pagare i danni ed andare via, la loro presenza non è più tollerabile, non solo impoverisce ed ammalora il nostro Popolo, ma avvelena il territorio in maniera difficilmente riconducibile.

Saremo costretti ad aggiungere un’altra chiamata a processo a quelli già in corso.

Di Bustianu Cumpostu (Sardigna Natzione), Nuoro 04-01-11.

Anche Claudia Zuncheddu, dei Rossomori, chiede a Liori che su quanto sta accadendo nel Sarrabus venga fatta chiarezza dopo anni di sospetti, accuse e smentite. «La relazione dei veterinari delle Asl di Cagliari e di Lanusei – dice – confermano e certificano una verità drammaticamente conosciuta dalla popolazione del Sarrabus. Su questa lunga catena di sofferenza e di morte le istituzioni hanno l’obbligo di intervenire». – La Nuova Sardegna, 05-01-11.

Iscarica custu articulu in PDF

Articolo correlato: Intervista al maresciallo Marco Diana.

Redazione SANATZIONE.EU – Nazionalisti Sardi

Be Sociable, Share!

    Commenta



    Per la pubblicazione i commenti dovranno essere approvati dalla Redazione.