CLS protesta contro la discriminazione linguistica della RAI in Sardegna

Su Comitadu pro sa limba sarda esprime la più viva protesta per la discriminazione da parte della RAI dei romanzieri in lingua sarda e per l’esclusione della lingua sarda dal Premio letterario “La giara” bandito dalla RAI.
Il premio è riservato a giovani scrittori che inviino un romanzo inedito e solo in lingua italiana per la selezione prevista su base regionale in funzione della Regione di residenza dell’autore.
L’esclusione della lingua sarda e delle alloglotte presenti in Sardegna, tutelate dalla legge 482/99 in attuazione dell’art. 6 della Costituzione e dalla legge regionale 26/97 costituisce grave violazione dei diritti civili dei sardi in quanto minoranza linguistica storica e dalla Convenzione quadro delle minoranze nazionali del Consiglio d’Europa, ratificata dall’Italia il 3 novembre del 1997.
L’esclusione preventiva dal premio “La giara” della letteratura sarda e degli scrittori che in questi ultimi anni hanno pubblicato oltre 200 titoli in lingua sarda, in catalano, gallurese, tabarchino e sassarese, costituisce una grave discriminazione etnico-linguistica da parte della RAI finanziata anche dagli abbonamenti dei sardi, ma impegnata in questo caso in un’operazione di colonizzazione e assimilazione linguistica.

Su Comitadu pro sa limba sarda chiede la riformulazione da parte della RAI del bando con l’inclusione della possibilità di invio di romanzi scritti in lingua sarda e nelle varietà alloglotte da parte di sardi residenti in Sardegna ed emigrati e la nomina per la letteratura sarda di una giuria dedicata come per la letteratura italiana.
Su Comitadu pro sa limba sarda inoltrerà in tutte le sedi competenti anche internazionali la protesta e le sue proposte, invitando il movimento linguistico sardo e i rappresentanti politici della Sardegna, senza distinzione di schieramento, a farle proprie in ogni sede opportuna.

In particolare su Comitadu pro sa limba sarda invita la Regione sarda a intervenire sulla questione esposta sul Governo perché cessi da parte di un organismo pubblico statale la grave discriminazione che non è solo linguistica ma eminentemente politica e vulnus della Specialità.
Su Comitadu pro sa limba sarda chiede inoltre alla Regione sarda di affrontare la questione del ruolo complessivo della RAI e della sua sede regionale nei riguardi della minoranza linguistica storica sarda in sede di ridefinizione nel contratto di servizio di sua competenza e nell’applicazione del Piano triennale sulla lingua sarda.

Infine Su comitadu pro sa limba sarda aggiungerà questo grave atto di discriminazione della minoranza nazionale sarda al ricorso, in corso di preparazione, che invierà al Consiglio d’Europa per dimostrare la non attuazione da parte del’Italia della Convenzione quadro sulle minoranze nazionali e chiedendo l’invio di una commissione d’inchiesta in Sardegna.

Per Su comitadu pro sa limba sarda,
Mario Carboni, 26-10-11.

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