Governo Monti stanzia 2,3 miliardi di euro di aiuti. Sardegna esclusa. Chi festeggiava Napolitano?

Palazzo Chigi sblocca 2,3 miliardi di euro a favore dell’infanzia e contro l’indigenza. Il piano del Governo, approvato dal Consiglio dei Ministri, prevede sostegni mirati alla Regione Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. Il resto (circa 167 milioni di euro) verrebbero ripartiti nel resto del territorio italiano.
La Sardegna è stata esclusa dal piano. Neppure pochi mesi fa il premier Monti e il Capo di Stato Napolitano avevano assicurato il massimo impegno a favore delle criticità dell’isola. Promesse puntualmente svanite alla prova dei fatti.
Ancora una volta, quanti avevano festeggiato con bandiere tricolori l’arrivo nell’isola della massima carica istituzionale italiana, sono stati gabbati. L’evidente disinteresse del Governo nei confronti della Sardegna è reso più bruciante dal debito dello Stato con la Regione Sardegna a causa della vertenza entrate, un debito di miliardi di euro non ancora saldato. E non uno solo dei 2,3 miliardi prospettati dall’esecutivo verrà destinato a sanare le principali emergenze della nostra isola.
845 milioni sono destinati a obiettivi di inclusione sociale: cura dell’infanzia (400); cura degli anziani non auto-sufficienti (330); integrazione della politica dell’istruzione contro la dispersione scolastica con azioni per la legalità nel territorio (77); progetti promossi da giovani del privato sociale (38).
Gli altri interventi (per 1.498 milioni) – si legge nella nota – sono rivolti alla crescita attraverso, fra l’altro, iniziative per i giovani, interventi per promuovere lo sviluppo delle imprese e la ricerca, promozione dell’innovazione dal lato della domanda attraverso bandi pre-commerciali, valorizzazione di aree di attrazione culturale e riduzione dei tempi della giustizia (ANSA, 11-05-12).
Nel frattempo in Sardegna le scuole arrancano (le stesse che hanno accolto Napolitano), le aree di attrazione culturale versano in stato di abbandono e, per quanto riguarda la giustizia, alcuni tribunali, tra cui quello di Olbia, sono a rischio chiusura.

La nostra terra non ha bisogno di assistenzialismo, ma ha bisogno del suo denaro fin’ora indebitamente trattenuto da uno Stato iniquo e da un Governo che tenta di rilanciare la sua immagine presso la Pubblica Opinione a spese dei Sardi.
Invitiamo i cittadini a sostenere l’iniziativa del Comitato per il Fiocco Verde, firmate per sostenere la creazione di un’Agenzia Sarda delle Entrate.

Di Roberto Melis.

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U.R.N. Sardinnya ONLINE – Nazionalisti Sardi

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    4 Commenti

    • In risposta a quanti, in occasione della visita di Napolitano in Sardegna, dichiararono che le contestazioni erano fuori luogo ed esagerate. Questo è invece il risultato ottenuto per non aver alzato la voce contro la retorica dell’Unità d’Italia.Abbiamo il diritto al dissenso verso uno Stato che non rappresenta la nostra Specialità e le nostre caratteristiche economiche

    • E’ l’ennesima dimostrazione che siamo la periferia dell’Italia e se non ci pensiamo noi a noi stessi gli altri non lo faranno di sicuro. La situazione di normalità di qualsiasi popolo è l’indipendenza. Bisogna sfruttare al massimo lo Statuto e generare un’escalation che porti a scontrarsi veramente con Roma e poi all’indipendenza, tutto in modo non violento ovviamente, ma deciso. Ben vengano iniziative dai singoli partiti indipendentisti però ogni partito indipendentista dovrebbe coordinarsi con gli altri per l’obiettivo comune, marciare divisi per colpire uniti potrebbe essere la soluzione. Non è più dignitoso stare sempre ad elemosinare soldi che ci sono dovuti da uno stato che fa orecchie da mercante…

    • [...] Il governo vuole investire 3,2 miliardi al Sud:basta sprechi Governo Monti stanzia 2,3 miliardi di euro di aiuti. Sardegna esclusa. Chi festeggiava Napolitano? Il governo distribuisce soldi al sud, mentre si rifiuta di pagare i debiti di 10mld con la ragione [...]

    • Siete ignorati perché siete un popolo di muli, nel senso che tenete la testa bassa e non vi lamentate. Il Meridione della penisola sa fare lobby e vuole fino all’ultimo centesimo, e se non glielo si dà, parte con la violenza. Noi lombardi siamo i primi pirla che pagano perché non abbiamo gli attributi per decidere per noi, voi purtroppo vi fate trattare dagli ultimi tra i mendicanti. Che triste destino, quello di entrambi.

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