Fondazione ‘Sardegna Zona Franca’: Indifferenza sull’area franca del Sulcis
A molti, forse troppi, è sfuggito che la giunta Cappellacci con la deliberazione n. 33/45 del 31/7/2012, meglio nota come “Piano straordinario per il Sulcis”, negli interventi prioritari ha inserito uno stanziamento di un milione di euro per “Istituzione area franca portuale/industriale Portovesme”. I fondi dovrebbero essere reperiti con la rimodulazione delle risorse per Infrastrutture e reti di servizio della strategia PAR-FAS 2007-2013.
Il soggetto attuatore della creazione della zona franca di Portovesme dovrebbe essere l’Assessorato all’Industria e il Consorzio industriale Sulcis.
Grande silenzio su questa operazione. Nessuna spiegazione su come la si vuole condurre, né per quali fini e con quali risorse professionali e con quali tempi. E le altre Zone franche da perimetrare e da caratterizzare? La cifra è ingente. La giunta ha risposto a suo modo. Il Consiglio regionale non se ne è neppure accorto. Così le parti sociali e i vari comitati. Ma non sarebbe stato meglio – come chiedo da anni – di esercitare un’azione organica per attuare le norme d’attuazione dell’art.12 dello Statuto e interessare quindi tutta l’Isola con un progetto adeguatamente finanziato ed organico? Comprendendo una strategia per una nuova, complessiva e e più attuale norma di attuazione con un deciso confronto politico con lo Stato.
Persino i Comuni del Sulcis che votano mozioni su mozioni e i nuovi sostenitori della zona franca non se n’erano accorti. Si inizia a vedere il bosco e non si vede neanche l’albero.
Mario Carboni, Cagliari, 25-10-12.
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