Parte da Cagliari la nuova contestazione ai monumenti dei Savoia che massacrarono i Sardi
“Ho intenzione di inviare l’ordine di demolire l’intero paese, che non ne resti pietra su pietra, e che tutti gli abitanti siano passati a fil di spada”.
Il re Carlo Felice di Savoia sulla cittadina di Santu Lussurgiu all’epoca dei moti anti-feudali fra ’700 e ’800.
E’ con il bicentenario del massacro dei Sardi di Palabanda compiuto dai Savoia che parte da Cagliari la nuova contestazione ai monumenti e ai simboli della Real Casa.
Cittadini, associazioni e indipendentisti affermano il primato della storia rispetto al mito e chiedono la rimozione di statue, targhe e intitolazioni toponomastiche che per oltre un secolo hanno visto i Savoia per protagonisti, al fine di dare la giusta rappresentanza alle celebrità Sarde troppo spesso oscurate. Si è quindi chiesta la sostituzione del nominativo di Piazza Yenne in “Largo dei Martiri di Palabanda” e la rimozione della statua di Carlo Felice, sulla falsariga di quanto già avvenuto contro alcuni dittatori moderni (come nel caso della statua di Saddam Hussein a Baghdad), nonché la concreta introduzione della storia Sarda nelle scuole di ogni ordine e grado.
Ricordiamo, da Sa Natzione partì anche la proposta di intitolare la Strada Statale 131 “Carlo Felice” al compianto Giovanni Lilliu (M. Floris) e l’idea di sostituire la goffa statua sassarese di Vittorio Emanuele II di Savoia con una statua a cavallo di Giovanni Maria Angioy, simbolo di una Sardegna in grado di ribellarsi per modernizzare la propria nazione.
Corda Marco.
Iscarica custu articulu in PDF
U.R.N. Sardinnya ONLINE – Nazionalisti Sardi
E’ ora che da tutta Italia si sollevino le voci di verità storica sulla c.d. Unità d’Italia fatta dai Savoia prima e dopo il 1860. Affinchè si conosca la Storia reale e non le troppe, insulse mistificazioni dei c.d. vincitori. Grazie, soprattutto, a Francia ed Inghilterra, e non al c.d. patriottismo di qualcuno (piemontesi).
ONORE AL POPOLO SARDO UN’AZIONE INSORGENTISSIMA
Ma per i sardo-italiani lobotomizzati rimarremo sempre coloro che rincorrono i Savoia…
Che tristezza..
Onore ai caduti della Sardegna…FORA SAVOIA, FORA LI BOIA, FORA CAINO fratello d’italia !!!!
I NOMI DEI CONGIURATI DI PALABANDA- NOTTE DEL 30-31 OTTOBRE 1812
I fatti si svolsero nel Quartiere di Stampace nella casa dell’avv. Giovanni Cadeddu,
fratello di Salvatore Cadeddu che era il capo riconosciuto della congiura.
I Cadeddu possedevano una casa negli orti di Palabanda –ora Orto Botanico- che si
estendevano dal terreno dove sorge oggi la Facoltà di Giurisprudenza,l’Ospedale Civile
di San Giovanni di Dio ed in parte le rovine dell’anfiteatro romano.
I congiurati erano :
1.L’AVV. SALVATORE CADEDDU segretario dell’Università di Cagliari e”condadore”
della Municipalità di Cagliari,fu condannato alla pena capitale per INPICCAGIONE.
Catturato a S.Giovanni Suergiu dove si era rifugiato ormai anziano,fu condotto a Cagliari
ed impiccato nella piazza dove sorge oggi il Mercato di S.Benedetto. Dal corpo -ormai
esanime – gli venne staccata la testa e portata come trofeo per le vie della città;il corpo
bruciato e le ceneri sparse lungo la strada.
2.GIOVANNI PUTZOLU, di professione sarto era un capopopolo che avrebbe dovuto
guidare i rivoltosi dalla Piazza del Carmine fin dentro le mura della città. Condannato
alla pena capitale ,fu IMPICCATO:
3.RAIMONDO SORGIA,conciatore,aveva partecipato ai moti del 28 aprile 1794,era un
Capopopolo;Fu condannato alla pena capitale per IMPICCAGIONE.
CONDANNATI ALL’ERGASTOLO
4.AVV.GIOVANNI CADEDDU,fratello di Salvatore e tesoriere dell’Università;arrestato e
condannato all’ERGASTOLO. Riuscì a fuggire prima dell’esecuzione della condanna.
5.AVV.ANTONIO MASSA MURRONI,condannato all’ERGASTOLO.
6.AVV.GIUSEPPE ORTU,condannato all’Ergastolo. E’ stato il nonno materno dell’on.Cocco
Ortu, deputato liberale.
CONDANNATI AL REMO A VITA
7.GIACOMO FLORIS,di professione fornaciaio;avrebbe dovuto guidare l’assalto al palazzo
con i popolani ed artisti, ma fu scoperto ed arrestato. CONDANNATO AL CARCERE
DURO,morì in galera.
8.PASQUALE FANNI,di professione orafo,capopopolo avrebbe dovuto invadere il Castello
partendo dalla Marina,ma fu scoperto e condannato al carcere dove morì.
CONDANNATI A MORTE IN CONTUMACCIA
9.AVV.GAETANO CADEDDU,figlio di Salvatore Cadeddu,ministro della Baronia di Quarto.
Riesce a fuggire e a rifugiarsi all’estero al seguito di Napoleone Bonaparte.
10.IGNAZIO FLORIS,pescatore,capopopolo avrebbe dovuto invadere il Castello con i popolani
della Marina.
11.AVV.PROF.GIUSEPPE ZEDDA ,docente di giurisprudenza nell’Università di Cagliari .
12.AVV,FRANCESCO GARAU,avvocato del foro di Cagliari.
CONDANNATI AL CONFINO
13.DON GAVINO MURONI di Bonorva,fratello di don Francesco Muroni parroco di Semestene condannato al confino a Carloforte.
NB: Troverete tutte le informazioni sui fatti e personaggi di Palabanda sul libro di prof.
Federico Francioni:”Per una Storia segreta della Sardegna fra settecento e ottocento”
Ed, Condaghes 1996