Italicum: CLS scrive a Capo di Stato sulla discriminazione della nuova legge elettorale

Al Presidente della Repubblica italiana
on.Giorgio Napolitano
Palazzo del Quirinale
Piazza del Quirinale
00187 Roma

Oggetto: Legge elettorale.

Sig.Presidente,
Il Comitadu pro sa Limba Sarda, portatore di interessi della minoranza linguistica sarda, preso atto della proposta di legge elettorale, in discussione alla Camera, rileva positivamente che il legislatore si sia posto le finalità della tutela delle minoranze linguistiche riconosciute, tuttavia i meccanismi elettorali derivanti dal p.d.l. creano gravi diseguaglianze e discriminazioni fra le varie minoranze linguistiche riconosciute ed in particolare nei confronti di quella sarda.
Nella legislazione italiana, con la legge 482/99, si è data attuazione all’art. 6 della Costituzione e la legge elettorale dovrebbe riferirsi alla legge 482/99 e non agli Statuti speciali che contengono l’indicazione delle minoranze linguistiche riconosciute, dato che solo gli Statuti del Trentino-Alto Adige e della Valle d’Aosta lo fanno in maniera esplicita; per la Regione Sardegna ciò non è indicato ma la tutela della minoranza linguistica sarda e catalana d’Alghero sono garantite dalla legge regionale n.26 del 15 ottobre 1997, assieme alle lingue alloglotte presenti nell’Isola.
Nello Statuto del Friuli Venezia Giulia ciò è indicato in maniera indiretta nell’art. 3 mentre le altre Regioni non dicono nulla in merito.
Ricordato che con la sentenza numero 215, depositata il 18 luglio 2013, la Corte Costituzionale precisa che non è ammessa discriminazione fra le 12 minoranze linguistiche riconosciute ai sensi dell’art. 6 della Costituzione, si segnala che invece nel p.d.l. si prevedono:

- disposizioni speciali con collegi uninominali per le circoscrizioni Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige (con i resti gestiti su base regionale).
- per tutte le altre Regioni collegi plurinominali.
- sbarramento al 20% per liste collegate o non collegate rappresentative di minoranze linguistiche riconosciute, presentate esclusivamente nei collegi plurinominali di regioni il cui statuto prevede una particolare tutela di tali minoranze linguistiche.
- sistema nazionale in Sardegna, ove le lingue sarda e catalana non sono tutelate in Statuto.
- sistema nazionale In Friuli Venezia Giulia ove lo Statuto pur indicando nel suo art.3 un generico impegno per la parità di diritti e trattamento dei cittadini a qualsiasi gruppo linguistico appartengano, il friulano, lo sloveno e il tedesco non sono indicati nello Statuto al fine di una particolare tutela delle minoranze linguistiche riconosciute.
- sistema nazionale in Sicilia, ove la lingua albanese non è citata in Statuto.

Tali previsioni legislative costituiscono una discriminazione per la minoranza linguistica sarda – assieme principalmente alla friulana e slovena – impossibilitata a partecipare con una rappresentanza politica autonoma alle elezioni, per cui il Comitadu pro sa Limba Sarda chiede che venga utilizzato esclusivamente il riferimento all’elenco delle minoranze linguistiche riconosciute nella legge 482/99 e che venga eliminato lo sbarramento del 20%.
Il Comitadu pro sa Limba Sarda, con la presente intende quindi segnalare la possibile incostituzionalità della proposta di legge elettorale, in discussione in Parlamento, per quanto attiene ai meccanismi di tutela delle minoranze linguistiche riconosciute nella Repubblica (legge 482/99) e il non rispetto della Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali e la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie del Consiglio d’Europa, tenendo conto che una analoga discriminazione viene subita dal popolo sardo per gli effetti della legge elettorale europea perché costretto a partecipare alle prossime elezioni in un collegio elettorale che accorpa la Sardegna alla Sicilia, penalizzandolo per il rilevante divario di popolazione fra le due isole; in più i sardi vengono discriminati rispetto ad altre minoranze linguistiche più favorite con un loro collegio unico regionale, non riconoscendogli ancora una volta lo status di minoranza linguistica storica al contrario di quelle comprese in Regioni che ne contengono l’elencazione nei loro Statuti.

RingraziandoLa per l’attenzione, La saluto cordialmente.

per il Comitadu pro sa Limba Sarda,
il coordinatore Mario Carboni.

Cagliari, 6 marzo 2014.
comitauprosalimbasarda@gmail.com

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Redazione SANATZIONE.EU

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