Agricoltura: Tagliagambe chiarisce l’articolo del 1′ agosto, ed ecco una mia replica
Il filosofo della scienza Silvano Tagliagambe ha chiarito un passaggio in merito alla sua posizione sul comportamento da tenere nei confronti dei Neet (soggetti che non studiano e non lavorano) nel quadro del nostro difficile mercato, con particolare riferimento al settore agricolo. Devo rilevare alcuni punti:
1) Nell’articolo del 1° agosto di Tagliagambe non risultava il richiamo agli studi di Douglass North, nella nuova replica invece si comprende l’argomentazione sottesa alle modalità di intervento con cui il settore pubblico potrebbe intervenire in favore del settore agricolo. E sulla base di tale argomentazione si evince che l’intervento pubblico non riguarda esclusivamente risorse finanziarie ma temporali, cioè la capacità e la tempestività di reazione delle istituzioni al problema in oggetto.
2) Il Nobel per l’economia James Buchanan, in un noto studio pubblicato con Gordon Tullock (1962), giunse a conclusioni similari al concetto della path dependence esposta da North, cioè – e concordo – la politica (sulla base della classica teoria della scelta pubblica), non ha l’automatico interesse a garantire efficaci e/o tempestivi livelli di intervento ai problemi, i quali non di rado rispecchiano i particolarismi dei singoli protagonisti politici, tendenti a costruirsi le condizioni per la propria rielezione. Politici interessati a pilotare l’agenda programmatica in modo non sempre virtuoso. Per decenza non farò esempi diretti che riguardano la nostra politica.
3) Come noto, anche lo studioso canadese David Easton, fautore della teoria dei sistemi applicata alle scienze politiche, si occupò di interpretare le ragioni per le quali un sistema politico diventa inefficace nella capacità di rispondere agli inputs. E le confesso che in Sardegna trovo numerose argomentazioni per le quali la nostra classe politica ha un problema di rispondenza rispetto alle esigenze degli attori economici. Una delle ragioni potrebbe essere l’eccessivo ricorso al clientelismo ed all’assistenzialismo come pratiche ormai consolidate dell’agire politico e sociale nel territorio.
4) Al termine dell’intervento di replica, Tagliagambe si allinea alle considerazioni di Pietro Ciarlo, il quale si compiace di poter disporre, grazie al Programma di sviluppo rurale 2014-2020, di circa il 50% di risorse finanziarie in più rispetto alle Regioni ordinarie (stavolta pari a 1.308 mln di euro per la nostra agricoltura). Domande: dunque le risorse finanziarie rimangono vitali rispetto alla tempestività del loro impiego? Non è qui che si annida lo sperpero? O meglio: siamo sicuri che il sussidiarismo prodotto dalla logica della PAC sia la soluzione ai problemi dell’agricoltura? Sul tema ci dedicai anche un articolo relativo alle distorsioni macroeconomiche prodotte dalle sovvenzioni (Sa Natzione, 14-10-13).
5) Ci sono aspetti positivi a mio avviso nel nuovo pacchetto competitività varato dal Governo, malgrado insufficienti. Ad esempio sui 3 livelli delle detrazioni, delle deduzioni Irap sulle assunzioni nel settore agricolo, e sulle semplificazioni (come quelle del settore vitivinicolo). In realtà, nel mondo reale, un giovane non affitterà mai un terreno per il quale i costi supererebbero i potenziali ricavi, di conseguenza la maggior parte di questi deboli interventi, come la detrazione al 19%, rappresentano un puro palliativo politico. E mi chiedo pertanto se Ciarlo abbia preso visione delle disposizioni in merito.
6) Dico a Tagliagambe che non è mia intenzione etichettarlo fra gli sperperatori di denaro pubblico, ma ho reputato necessario comprendere quale linea è stata proposta, e quali soluzioni sono state avanzate. Soluzioni che tuttavia non mi soddisfano appieno. Ringrazio Tagliagambe per il dibattito, perché in Sardegna abbiamo bisogno di discutere e soprattutto di domandarci se il pubblico sia capace di porsi come risposta ad un problema oppure di incrementarlo.
7) L’Opinione non è un sito ma una rubrica del portale Sa Natzione, voce del gruppo U.R.N. Sardinnya.
Adriano Bomboi.
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