CSU: La Regione celebra la giornata europea delle lingue con i tagli al Sardo

Il Coordinamentu pro su Sardu Ufitziale ha inviato oggi, Giornata Europea delle Lingue, una lettera di protesta ai capigruppo e presidenti di commissione del Consiglio Regionale al fine di scongiurare i tagli alla politica linguistica annunciati dalla Giunta in sede di assestamento di bilancio. E’ singolare che oggi, giornata dedicata in tutta Europa alla salvaguardia delle lingue, non solo non si svolgano le rituali manifestazioni normali fino allo scorso anno, ma governo e parlamento sardo lavorino invece per il taglio dei pochi e risicati fondi che in questi anni si è riusciti a mettere in salvo a tutela del sardo e delle altre lingue della Sardegna. Secondo alcune fonti, i tagli ammonterebbero a un 50 per cento dello stanziamento già garantito dalla Giunta uscente, mentre secondo altre si arriverebbe a un 70-80 per cento dei quasi 5 milioni oggi disponibili. Il Coordinamentu ha scritto ai presidenti delle commissioni Bilancio, Cultura e Statuto, e a tutti i capigruppo, per chiedere un incontro urgente al fine di affrontare questa e altre emergenze che in questi primi sei mesi della Giunta Pigliaru preoccupano i militanti del movimento linguistico.

<Il Coordinamento si è riunito la scorsa settimana a Sedilo per analizzare la situazione della politica linguistica nella nostra Regione. – si legge nella lettera – l’assemblea ha denunciato l’immobilismo totale del settore dal mese di febbraio a oggi. Il Servizio Lingua Sarda dell’Assessorato competente è senza direttore, il Piano Triennale 2014-2016 (dal quale dipende la spesa) non è approvato, per il sardo a scuola non ci sono stanziamenti, l’Osservatorio non è stato rinnovato, oltre cento uffici linguistici affidati a giovani specializzati rischiano di chiudere, le trasmissioni radio, tv, web vanno a singhiozzo, lo standard della lingua ufficiale (Limba sarda comuna) non viene implementato ed è urgente una legge del Consiglio che istituisca un organismo regionale di promozione della lingua nonché una proposta di modifica dello Statuto Speciale che consenta l’insegnamento stabile del sardo a scuola>.
<Sottolineiamo – continua il documento firmato dai portavoce CSU -  lo stato assoluto di difficoltà della nostra lingua, e delle altre lingue di minoranza presenti in Sardegna quali il catalano, il ligure, il gallurese e il sassarese, a causa del quale non si può non dare la priorità assoluta a questo tema. Il rischio è l’estinzione totale, tra qualche anno, del patrimonio linguistico identitario della nostra Isola. Anche al fine di scongiurare tagli annunciati e temuti in occasione dell’assestamento di bilancio, – conclude il CSU – chiediamo, a nome di tutto il Coordinamento, un incontro urgente alle SS.LL. per discutere di tali problematiche, esternare le nostre preoccupazioni e proporre delle soluzioni condivise>.

A Sedilo, nella riuscita e partecipata manifestazione de “Sa Festa de sa Limba Ufitziale” è stata denunciata la volontà di cancellare un settore culturale che in questi anni è cresciuto particolarmente superando il predominio e l’egemonia delle università sarde (tradizionalmente avverse all’ufficializzazione del sardo) che oggi, avendo un grosso peso nel governo regionale, avrebbero l’intendimento di annullare le conquiste raggiunte dai militanti linguistici. Il CSU annuncia che si opporrà a questo disegno e invita le forze politiche, in particolare quelle sensibili ai temi della lingua e dell’identità, e i cittadini, alla mobilitazione. Il paradosso è che solo un anno fa la Regione celebrava la Giornata Europea con manifestazioni nelle più importanti città dell’isola e oggi invece si annunciano i tagli.

I portavoce del CSU:

Antonello Garau tel. 349.6025986.
Roberto Carta tel. 320.4419557.
Giuseppe Corongiu tel. 328.6478828.

Cagliari, 26 settembre 2014,

Giornata Europea delle Lingue.

Iscarica custu articulu in PDF

Redazione SANATZIONE.EU

Be Sociable, Share!

    Commenta



    Per la pubblicazione i commenti dovranno essere approvati dalla Redazione.