Zuncheddu: ‘Nuove avances di 16 onorevoli regionali sui fondi ai gruppi consiliari’

Di Claudia Zuncheddu.

I 16 consiglieri regionali chiedono che dipendenti pubblici all’interno dei gruppi consiliari vengano sostituiti con “personale con contratti di lavoro di natura privatistica a tempo determinato e conferire incarichi di consulenza”.
Proposta di Legge n. 114 del 25 settembre 2014 – Il fronte è bipartisan (esclusi Pd e Forza Italia) e va dall’Udc a Sel, passando per Irs e le sigle indipendentiste. Ecco i nomi: Eugenio Lai, Roberto Desini, Daniele Secondo Cocco, Luca Pizzuto, Francesco Agus, Alessandro Unali, Paolo Flavio Zedda, Pier Mario Manca, Augusto Cherchi, Efisio Arbau, Michele Azara, Mondo Perra, Giorgio Oppi, Gavino Sale, Giuseppino Pinna, Gaetano Ledda.
Vergogna! A poco sono servite le battaglie per la riduzione dei costi della politica e ancor meno sono serviti gli scandali sulla privatizzazione dei fondi pubblici che hanno coinvolto una novantina di consiglieri della Regione Autonoma della Sardegna delle due precedenti legislature. Per i 16 consiglieri dell’attuale classe politica, che hanno firmato la proposta di Legge sulle assunzioni esterne, non sono serviti da deterrente l’ondata di arresti di diversi onorevoli e i processi imminenti per la gestione privatistica di danaro pubblico.
Con la scusa di regolarizzare rapporti di lavoro, come il lupo, certi consiglieri regionali perdono il pelo ma non il vizio. In prima fila i giovani e quelli che dovrebbero essere i “simboli del cambiamento”. La proposta di legge, depositata in sordina, come nelle migliori tradizioni della politica avida e ingorda, è trasversale: da SEL all’UDC, a IRS, ai Sovranisti. Non una voce contro, non una voce di dissenso e di giustizia, non una sola voce per dire che tutto ciò lede, oltre le casse, la dignità di un Popolo. Non una voce per ribadire l’importanza dei valori della moralità, della trasparenza e della legalità dentro le nostre istituzioni.
Nella precedente legislatura, seppur spesso in totale solitudine, c’è chi si è battuto per tutto ciò, onorando e dando senso al proprio ruolo nel rappresentare al meglio i diritti e gli interessi collettivi, rompendo equilibri e accordi trasversali, combattendo per la giustizia sociale, per la libertà e l’autodeterminazione del Popolo sardo. Sino ad oggi l’attività silenziosa dei “magnifici 60” non è un buon presagio. Imperversa la paura tra noi sardi.

Sardigna Libera, 07-10-14.

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Redazione SANATZIONE.EU

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    1 Commento

    • E’ incredibile come si fa presto a fare la Morale, soprattutto quando ci si candida con SEL e soprattutto quando nella scorsa legislatura la sig. Claudia Zuncheddu aveva accesso ai fondi dei gruppi. I fondi ai gruppi erano essenziali a chi non ha mai Rubato nulla; per fare attività giuste , per fare formazione. Gavino Sale sicuramente avrà fatto la sua Impopolare scelta ma che abbia mai rubato un centesimo questo proprio non lo si puo’ dire. Irs non ha mai preso un solo euro di rimborso elettorale . Oggi un piccolo movimento, che di certo non ha clienti come il Piddi o forza italia , che certo non ha il potere di avere un consulente che Serve per poter Lavorare e portare le giuste istanze dentro il parlamento sardo, dovrebbe rinunciare a poter avere un contributo legittimo? Carissimo Bomboi mi sembra che siamo al mero Populismo con odore di grillismo anche rancido. Il problema non erano i fondi ai gruppi consiliari, il problema è sempre stato la mancanza di verifiche e controlli, il problema sono sempre stati e continuano ad esserlo i LADRI di penne e polli. Che ora si facciano certe illazioni da parte della sig. Zuncheddu che stiamiamo beh mi pare veramente deprimente. Adiosu e grazie

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