Pillole catalane: nazionalisti al top, ma a Barcellona vittoria di misura della sinistra populista
Trionfo dei nazionalisti catalani che alle elezioni di maggio sono passati dal 38% dei consensi del 2011 al 45% dei consensi, rappresentando la prima compagine politica del Paese favorevole alla nascita di uno Stato Catalano indipendente (CiU al primo posto con 667.683 voti). E’ sconfitta per i centralisti filo-spagnoli di centrodestra e centrosinistra (PP e PSOE).
Vittoria di misura tuttavia per la sinistra populista di Podemos a Barcellona, che ha conquistato un solo seggio in più dei nazionalisti di Xavier Trias (CiU): 11 seggi, pari al 25,21% dei voti per la candidata Ada Colau, rispetto ai 10 seggi del CiU, pari al 22,72% dei consensi. Uno scarto di appena 17.000 voti circa (garantito anche dalle migliaia di immigrati spagnoli a Barcellona), e con gli indipendentisti della compagine di ERC all’11,01% dei consensi (5 seggi).
Secondo dichiarazioni degli indipendentisti il risultato rafforzerà comunque il voto indipendentista previsto per il prossimo settembre, mentre l’opinione pubblica spagnola ed europea pare dare più risalto alle migliaia di sostenitori di Podemos rispetto ai più numerosi nazionalisti catalani.
Da valutare la posizione che terrà l’Associazione dei Comuni per l’Indipendenza (AMI) nei confronti di Barcellona.
Nei Paesi Baschi la sinistra indipendentista Bildu ha perso la municipalità dell’importante centro di San Sebastian a favore dei nazionalisti moderati del PNV.
Adriano Bomboi.
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