Neve. Pili: ‘Mezzi blindati al posto dei soccorsi’. FP chiede dimissioni capo protezione civile sarda

gennaio 19, 2017 0

Emergenza neve, Mauro Pili (Unidos) denuncia: “Mezzi militari al posto dei mezzi di soccorso”. E sui ritardi e le inadempienze Gianfranco Scalas (FP) chiede le dimissioni del funzionario della Protezione Civile sarda.

La denuncia di Mauro Pili (Unidos): “Mentre il cuore della Sardegna pativa isolamento e disagi, mentre i Sindaci invocavano l’esercito nelle strade di Teulada una carovana di mezzi blindati attraversava il centro urbano.
Ovviamente non si trattava di spazzaneve o mezzi di soccorso.
Sulle bisarche, dopo la denuncia di 15 giorni fa si sono dovuti mettere in regola, hanno piazzato carri armati da 9 milioni di euro l’uno.
Hanno attraversato il paese a significare il presidio e la padronanza del territorio nelle stesse ore in cui le strade del nuorese e non solo avrebbero necessitato di mezzi adeguati all’emergenza.
Ecco, tutta qui la mia contestazione: si continuano a spendere miliardi di euro in mezzi utili solo agli affari di Stato e alle industrie belliche continuando ad ignorare la sicurezza reale dei cittadini anche dinanzi alle calamità.
Miliardi per autoblindo, zero mezzo di soccorso.
Ribadisco il concetto: esercito con più uomini e più mezzi, non per foraggiare gli amici delle industrie belliche ma per proteggere i cittadini, dalla sicurezza in senso stretto alla protezione civile!”

Ed ecco Gianfranco Scalas: “Fortza Paris chiede le dimissioni del capo della protezione civile sarda. Le sue dichiarazioni in merito all’emergenza neve in molti Comuni sardi hanno posto in evidenza come un tale settore non possa essere ancora guidato da chi finge di non conoscere le proprie competenze. Il funzionario avrebbe dichiarato che l’isola non è preparata, in quanto zona mediterranea, a gestire la neve, mentre al contempo sarebbe consapevole come questa sia ben presente da sempre in vari paesi sardi. […] L’assessore regionale all’ambiente, al posto di accusare i sindaci, individui le responsabilità in base alle competenze di ciascuno, altrimenti è meglio che segua a ruota nelle dimissioni”.