Autonomie: l’Austria propone ai sudtirolesi il doppio passaporto
Forse non avverrà tanto presto ma i sudtirolesi avranno un doppio passaporto. L’iniziativa del governo austriaco mira ad assegnare all’individuo, su base volontaria, la facoltà di partecipare, in ragione della propria minoranza linguistica, ai diritti e ai doveri di un terzo Stato, culturalmente affine, elevando lo status giuridico della cittadinanza verso una dimensione interstatuale.
Si tratta di un concetto imprevedibile per un indipendentismo sardo prevalentemente di sinistra, e quindi poco pratico di cultura liberale – Di Adriano Bomboi.
Il governo di Sebastian Kurz (OVP+FPO) avvierà un progetto per munire di doppio passaporto i cittadini altoatesini. In particolare, i sudtirolesi di lingua tedesca.
L’iniziativa, sostenuta dal maggior partito autonomista sudtirolese, l’SVP, e dal Sud-Tiroler Freiheit, potrebbe non concludersi a breve, a causa della prevedibile opposizione che intenterà l’Italia, ma segna comunque una svolta nel quadro della destra liberale europea, con un significativo impatto nel diritto continentale.
L’idea mira ad assegnare all’individuo, su base volontaria, la facoltà di partecipare, in 
ragione della propria minoranza linguistica, ai diritti e ai doveri di un terzo Stato, culturalmente affine, elevando lo status giuridico della cittadinanza verso una dimensione interstatuale.
Si tratta di un concetto imprevedibile per un indipendentismo sardo prevalentemente di sinistra, e quindi poco pratico di cultura liberale.
I sudtirolesi potrebbero così scegliere la partecipazione ad una vita politica e professionale più confacente alla propria identità, bypassando la gabbia nazionalistica espressa dalla Repubblica Italiana, formalmente indivisibile.
Non si tratta ovviamente di un ritorno alle suggestioni dell’ex Impero Austro-Ungarico. Una parte della destra europea conferma in tal modo la sua sensibilità verso i temi dell’autogoverno a favore delle minoranze nazionali. Basti pensare anche al recente supporto del nazionalismo fiammingo, presso il governo belga, a sostegno dell’indipendentismo catalano.
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