Pro Catalogna. Diritti, democrazia e indipendenza
Manifesto in difesa delle libertà dei catalani.
In questa Europa del 2018 c’è un’intera comunità che sta subendo una dura repressione poliziesca, motivata da logiche nazionaliste e autoritarie. Quello che ora sta soffrendo la Catalogna, però, riguarda ogni europeo e tutti coloro che – nel mondo – hanno a cuore i diritti individuali fondamentali.
In Spagna vi sono uomini politici catalani ed esponenti della società civile che da tempo sono detenuti, quali “prigionieri politici”, con l’accusa di avere provato a garantire ai propri cittadini il diritto di votare: la possibilità di scegliere tra lo status quo, monarchico e unitario, e la nascita di una Catalogna libera, repubblicana e indipendente. Altri esponenti catalani dell’universo indipendentista sono stati costretti all’esilio, al fine di evitare ingiuste detenzioni e poter continuare la propria battaglia: a difesa del diritto e quindi contro quelle leggi costituzionali e ordinarie che ledono le libertà fondamentali.
Quanti sottoscrivono questo manifesto ritengono che in Europa vi sia allora un’emergenza catalana e vi sia dunque la necessità di schierarsi a difesa di una comunità che ha visto cancellate le proprie istituzioni di autogoverno, che vede minacciate scuole e mezzi d’informazione, che vive ormai entro un clima di terrore e intimidazione. Da qui discende pure l’esigenza di un’iniziativa internazionale che sostenga la battaglia coraggiosa condotta, in forme pacifiche e dialoganti, da quanti in Catalogna chiedono di poter decidere sul loro futuro.
Gli europei che hanno a cuore la libertà non possono ammettere che anche nel Vecchio Continente vi siano regimi violenti e intolleranti, che negano agli individui e ai popoli il diritto di autodeterminarsi. Quando uno Stato sovrano ritiene che i propri confini non possano essere messi in discussione e che non vi sia alcuna strada pacifica e legale per poter dare vita a istituzioni nuove, il diritto all’autogoverno è negato e ogni libertà è minacciata. Se in Scozia si è votato, la stessa cosa deve essere possibile in Catalogna.
È quindi fondamentale difendere il diritto di voto dei catalani e permettere che pure in Spagna vi possa essere un libero confronto tra quanti vogliono difendere la situazione attuale e coloro che, invece, intendono dare vita a una piccola Repubblica, civile, rispettosa delle libertà di tutti, in cui la maggioranza di governo non usa la polizia e le prigioni per contrastare le opposizioni: una società libera in cui si possa costruire un futuro aperto e pluralista.
4 marzo 2018,
Luigi Marco Bassani,
Carlo Lottieri,
Switzerland Institute in Venice.
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