Regionali 2019: per chi votare?
Regionali 2019: per chi votare?
A causa dei governi italiani, il Paese è ufficialmente in recessione e trascina la Sardegna nel baratro.
I 5 Stelle chiudono i negozi, bloccano le infrastrutture, tagliano l’istruzione, aggiungono tasse, fatturazioni elettroniche e sussidiano gli anziani a carico dei giovani.
Dobbiamo difenderci da questa gente e dal PD che li ha creati.
I sardi non possono più fidarsi dei partiti italiani, responsabili del disastro economico, e devono maturare la responsabilità di badare ai propri interessi, facendo pesare una propria identità politica.
Ma chi può rappresentare al meglio questi interessi?
Di Adriano Bomboi.
Ecco qualche indicazione:
Non vi mentiremo.
Come noto, questo spazio è nato per contribuire ad una riforma delle forze autonomiste, federaliste e soprattutto indipendentiste sarde, e da anni ha lettori da tutti questi orientamenti. Forze che più volte abbiamo criticato, sia per alcuni programmi; sia per alcune scelte politiche e sia per alcuni candidati non adatti a ricoprire un ruolo tanto complesso.
Ma allora chi votare? Non esistono patenti di sardità da attribuire a qualcuno in particolare, e persino la scheda bianca e l’astensione rappresentano scelte legittime e consapevoli, ma abbiamo selezionato due semplici criteri con cui individuare la sigla o il partito che potrebbe fare al caso vostro.
1) Alternanza. L’elettore consapevole ha il dovere di separare dal potere chi ne ha beneficiato per anni, e che ha sperperato il denaro dei contribuenti, occupando assessorati, enti e partecipate varie, senza riformare e affrontare concretamente i problemi principali dell’isola: la scarsa produttività; l’assistenzialismo; la negazione delle più elementari peculiarità linguistiche, storiche e culturali dell’isola. Tutti fattori intimamente legati tra loro, che contribuiscono a tenere l’isola ai margini della globalizzazione, e con ampie sacche di privilegi e povertà.
2) Regia territoriale. L’elettore consapevole ha il dovere di scegliere liste, sigle e partiti nati e operanti in Sardegna, anche se non indipendentisti, associati o meno con partiti italiani. Ad esempio, è del tutto legittimo per un sardista votare Autodeterminatzione o Sardi Liberi, così come votare la lista del Partito Sardo d’Azione, ma non la Lega, seppur alleata. Anche a seconda del vostro orientamento ideologico, di destra o sinistra. L’attuale contesto politico porta inevitabilmente a considerare il centrosinistra del renziano Massimo Zedda e il Movimento 5 Stelle di Francesco Desogus come avversari. Entrambi non hanno per alleata alcuna sigla autonomista o indipendentista. Inoltre basti pensare che dietro Zedda si cela il disastro della sanità regionale, causata dalla giunta Pigliaru, mentre il secondo firma disegni di legge per peggiorare l’oligopolio dei trasporti a danno dei sardi. Italia e Sardegna infatti non hanno sempre interessi coincidenti.
È chiaro, nessuno può cambiare la situazione della Sardegna nell’arco di una sola legislatura, ma è necessario iniziare a dare una decisa centralità politica ai nostri partiti, che non si crea tramite simpatie o antipatie ma tramite il peso del vostro voto. Nonostante il voto disgiunto e la frammentazione del bipolarismo possano creare sorprese o inedite alleanze post-elettorali.
Ed ecco i simboli da votare il prossimo 24 febbraio (a scanso di equivoci, disposti in ordine alfabetico):
Christian Solinas Presidente.
Paolo Maninchedda Presidente.
PSD’AZ/Partito Sardo d’Azione – Christian Solinas Presidente.
Christian Solinas Presidente.
Christian Solinas Presidente.
Mauro Pili Presidente.
Christian Solinas Presidente.
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U.R.N. Sardinnya ONLINE
Caro Bomboi,
ribadisco essere il sottoscritto ignorante nella materia politica che coinvolge i Sardi.
Mi piace però rilasciare da SARDO, il mio disallineato, onesto parere!
Per esprimere il quale, ho solo da porre due minime osservazioni:
– ma, questo Christian Solinas, è per caso quel tizio che venne in Terra a miracol mostrare?
– in relazione a ciò che enunci al primo punto che titoli “Alternanza”, non ti pare che il passato pur recente del Maninchedda rappresenti proprio la quintessenza di molti titoli che tu enumeri onde dar luogo all’Alternanza?
mikkelj