L’isola può farcela da sola? La recensione di Bainzu Piliu (FIS)

«Un volume che dovrebbe far parte del bagaglio culturale di ogni politico sardo intellettualmente onesto che voglia cambiare la Sardegna. Una miniera di informazioni utili a non incorrere in pericolose approssimazioni».

Ecco la recensione integrale di Bainzu Piliu (del F.I.S.) al libro “Problemi economico-finanziari della Sardegna. L’isola può farcela da sola?” (Bomboi, Condaghes 2019).

Ho letto il saggio Problemi economico-finanziari della Sardegna di Adriano Bomboi e devo dire subito che è stata una lettura piacevole e sofferta.

Piacevole perché ho appreso diverse nozioni di cui ero all’oscuro e informazioni preziose, tanti argomenti da studiare attentamente per non incorrere in pericolose approssimazioni. Ma sofferta perché l’autore ha messo spesso il dito sulla piaga di parecchie nostre lacune e “storture” relative, non solo alla spesa pubblica, ma al peso abnorme della burocrazia. Si è palesata l’incapacità della nostra classe politica, unita alla presunzione della stessa di saper programmare efficacemente lo sviluppo economico, culturale e sociale.

È stato inoltre piacevole constatare che, indipendentemente l’uno dall’altro, spesso ci siamo trovati d’accordo su determinate scelte che sarebbe opportuno adottare per la Sardegna. Credo di poter affermare che il libro può risultare utilissimo per chiunque, sia per gli autonomisti e sia per gli indipendentisti; occorre soltanto un po’ di umiltà, a meno che qualche lettore non sia sufficientemente preparato sui temi economici e su quelli finanziari. In tal caso comunque l’utilità della lettura deriverebbe dal fatto che vengono affrontati tutti i temi che, volenti o nolenti, ci rigurdano: dalla sanità all’istruzione, allo sviluppo industriale, al lavoro, a infrastrutture e trasporti, al turismo, al credito, allo spopolamento, al diritto internazionale e altro ancora.

Sottolineo una nota importante: l’Autore non si è limitato a fare osservazioni generiche e a esporre le sue idee ma ha sempre riportato i dati desunti da studi effettuati da fonti diverse. Questo comportamento contrasta radicalmente con quello di gran parte dei politici (e degli intellettuali) che rifuggono quasi sempre dai “numeri”, rendendo così le loro osservazioni piuttosto opinabili.

A qualcuno potrà apparire inusuale l’impronta nettamente liberale del saggista, d’altra parte ognuno di noi è unico, ma rimane in ogni caso la possibilità di confrontare le tesi esposte con le proprie. Mettendo a confronto i dati quando se ne hanno, e confutando, nel caso, se si dispone degli strumenti per farlo. Ma evitando sempre di respingere le affermazioni di Bomboi per mera divergenza ideologica.

Come convinto indipendentista ed essendo privo di schematismi ideologici ho tratto moltissimi stimoli ad approfondire gli argomenti esposti, ho appreso tanta terminologia tecnica; ho allargato di molto i miei orizzonti e auspico che l’opera venga aggiornata periodicamente sulla base delle nuove risultanze politiche e delle eventuali novità. A mio parere, pur non essendo uno studioso esperto di temi riguardanti l’economia – o forse proprio per questo – ritengo che questo volume dovrebbe far parte del bagaglio culturale di ogni politico sardo intellettualmente onesto che voglia cambiare la Sardegna.

L’equilibrio tra l’intervento pubblico e quello privato sarà sempre dinamico e mai risolvibile una volta per tutte, perché il mondo è in perpetuo divenire e non si possono dimenticare le esperienze del passato. C’è da imparare, da dibattere, e da fare; dovremmo studiare molto e seriamente per poter disporre degli strumenti indispensabili ad un progetto credibile di fondazione del nostro Stato.

Diversi elementi dovranno restare ben fissi nella nostra mente se vorremo emergere dalla palude nella quale siamo immersi: creatività, elasticità, produttività, diversificazione, arricchimento culturale, coraggio e determinazione. Tutti vocaboli sui quali riflettere. Con ciò chiudo e ringrazio ancora una volta Adriano Bomboi per quanto ci ha dato con il suo impegno.

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U.R.N. Sardinnya ONLINE

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