Strage di Israele al largo di Gaza, condanna internazionale – I. Video
Benvenuti su U.R.N. Sardinnya,
Sono diverse le morti avvenute all’alba di fine maggio per mano di soldati Israeliani a bordo di una nave di attivisti filo-palestinesi provenienti da diversi Paesi.
Immediate le reazioni di condanna da tutta la Comunità Internazionale per la strage avvenuta in circostanze poco chiare: secondo alcune fonti i membri dell’ONG avrebbero semplicemente cercato di portare beni di assistenza alle popolazioni di Gaza sottoposte all’embargo di Tel Aviv; secondo altre fonti, tra cui l’ambasciatore israeliano in Italia Gideon Meir, i civili avrebbero solo cercato di forzare il blocco navale attorno a Gaza.
La Casa Bianca, unitariamente a diversi Paesi, ha sollecitato l’avvio di un inchiesta per capire le responsabilità del bagno di sangue.
Il quotidiano online Jerusalem Post alle 17:36 del 31 maggio segnalava la fredda e scontata posizione del premier israeliano Netanyahu in visita in Canada: “Vicinanza alle forze armate dello stato ebraico”.
Secondo la Difesa Israeliana gli attivisti avrebbero reagito con la forza allo sbarco dei soldati e nella colluttazione un civile avrebbe sottratto un’arma ad uno di essi, circostanza che avrebbe generato la sparatoria. Sempre secondo la Marina, uno dei soldati sarebbe stato gettato da un ponte nella fase di apertura del blitz, mentre altri avrebbero subito attacchi fisici di varia natura.
Secondo fonti dell’ANP si tratterebbe di una brutale esibizione di forza da parte di Israele contro persone inermi al fine di prevenire l’arrivo di altre spedizioni pro-Gaza.
La Santa Sede ha espresso preoccupazione e dolore.
Il premier Turco Erdogan ha parlato di “terrorismo di stato”.
E’ presto per stabilire l’effettivo svolgersi degli eventi, è tuttavia verosimile che l’improvvisa operazione militare di abbordaggio abbia suscitato nei membri dell’equipaggio della flottiglia “Free Gaza” reazioni dettate dalla paura e per le quali si sarebbe sprigionata reciproca violenza.
Qualsiasi interpretazione dell’accaduto non cambia il dramma e la palese inutilità dell’uso della forza da parte di Israele per una dimostrazione che non doveva risolversi in un bagno di sangue a carico dei civili.
Tel Aviv diventa moralmente indifendibile, l’UE e l’ONU hanno il compito di chiedere conto allo Stato Ebraico di un’operazione che per l’ennesima volta contribuirà alle infinite tensioni in Medio Oriente ed allontanerà il sospirato buon esito delle trattative di pace per la formazione di uno Stato Palestinese dai confini certi.
Esprimiamo il nostro cordoglio per le vittime e la nostra vicinanza ai feriti.
Pur essendo amici di Israele così come dei Palestinesi, è molto difficile in situazioni come questa poter essere vicini al Popolo israeliano nel momento in cui le sue istituzioni permettono atti di estrema gravità contro la vita umana.
Grazie per l’attenzione.
Di Melis Roberto.
Iscarica custu articulu in PDF
Blitz su spedizione pro-Gaza del 31-05-10 – Israeli Defense (Wmv). Per i comandi, spostarsi sul filmato ed azionare il tasto destro del mouse.
U.R.N. Sardinnya ONLINE – Nazionalisti Sardi
Forse prima di dare giudizi unilaterali bisognerebbe forse guardare anche questo:
http://www.youtube.com/watch?v=gYjkLUcbJWo
Salve,
Come già detto in altra sede, U.R.N. Sardinnya è stato probabilmente il primo gruppo nazionalista Sardo a riconoscere il diritto di Israele ad esistere. Il giudizio negativo sull’operazione Israeliana parte da una situazione oggettiva: che se certamente non vi erano pacifisti a bordo delle navi di “Free Gaza”, comprendiamo il timore di chi si è visto calare sulla nave dei soldati armati da elicottero e con dei visori notturni. Come comprendiamo che i comandi militari abbiano avuto la necessità di ispezionare la nave, ma il problema è che questo poteva essere benissimo fatto all’approdo dei mezzi e non con quelle modalità ed in tali circostanze (come un vero e proprio abbordaggio). Ecco perché in questo contesto riteniamo che sia stata una manovra superflua che ha determinato delle reazioni a catena con delle morti che si potevano evitare. Che poi ci sia stata premeditazione o meno da ambo le parti, questo dovrà essere appurato da un eventuale inchiesta. Cordialmente.
Sono sconcerata per quanto avvenuto, non si doveva arrivare a tutto ciò. In un clima di maggior concordia istituzionale e con meno emergenze sociali questo argomento sarebbe dovuto essere presente e rimarcato dalla nostra classe politica e non solo.