Lorenzo Palermo (PSD’AZ) sul programma di Autodeterminatzione
Parla Lorenzo Palermo, l’avvocato sardista che nel nuorese ha raccolto 71.637 voti, oltre 3 “Progetti Autodeterminatzione” messi assieme.
Tra i suoi elettori tante partite IVA e non certo razzisti filo-leghisti.
Il programma di Autodeterminatzione? “Buono per qualche piccolo sindaco di sinistra dell’Emilia Romagna, zero indipendentismo”.
“Ho letto il programma elettorale di Autodeterminatzione ed a campagna elettorale finita ne voglio parlare.
Vi assicuro che tutto ci trovate meno che una sola parola sull’indipendentismo o (almeno) sulla ridefinizione, ridiscussione di tutto quello che volete dei rapporti fra Stato e Regione/istituzioni della Sardegna.
Nulla di nulla, il solido nulla.
Si trattava di un programma di generica sinistra italiana, simile al programma di un sindaco d sinistra per un piccolo Comune dell’Emilia Romagna; genericità e buoni sentimenti.
Una specie di POF per mamme di garbata sinistra in cerca del liceo per i propri pargoli. E con un’eroica presa di posizione contro il jobs act e l’abolizione dell’art.18.
Come su un tale programma si sia potuta innestare la credenza di avere a che fare con un movimento indipendentista… è uno dei misteri di questa campagna elettorale”.
Lorenzo Palermo, Partito Sardo d’Azione.
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- Sullo stesso tema: “5 marzo: l’Italia, la Sardegna e l’indipendentismo - Il commento post-elettorale di Adriano Bomboi”.
Redazione SANATZIONE.EU
Non è possibile trovare ciò che la mente pregiudizialmente cela alla vista.
Curiosamente ci si esprime dopo. Il sardismo moderno ci ha abituati a coraggiose prese di posizione alla luce dei risultati, quando si ha la certezza di avere un posto al caldo.
Eppure anche se comperta da un paternalismo presuntuoso e sprezzante la valutazione sul programma e sul progetto dimostrala pochezza di lettura povera e superficiale dei risultati e della proposta politica avanzata. Un errore che chi sale in cattedra dovrebbe evitare.
Non si considera che una forza nata solo un mese prima delle elezioni, ha raggiunto un numero più alto per un partito sardo alle elezioni italiane in 17 anni. Non si considerano i dati che raccontano la disomogeneità territoriale del voto, propria di un progetto che dove ha avuto modo di spiegarsi ha ottenuto risultati ottimi, quelli che il PSDAZ non conosce dagli anni ottanta.
Avete scelto di seguire il vento populista e razzista della lega, di integrare il PSDAZ in una idea scellerata di economia e antieuropeismo ideologico.
Quando si lascia che i quattro mori li sventoli la Lega, una formazione politica che ha agito come un cancro nelle istituzioni italiane, trasferendo in modo subdolo ed egoistico risorse ed investimenti a nord e considerando – basta guardare qualche ridicolo viedeo-messaggio legaiolo ai sardi- la Sardegna una colonietta da convincere con un po di perline, come colombo con gli indiani, non si serve la Sardegna: la si usa.
I voti che permettono a Solinas di sedere in una calda poltrona parlamentare non sono suoi, non sono del PSDAZ e anche se arrivano dai sardi, non saranno al servizio dei sardi.
Chi ha svenduto il sardismo, per una poltrona oggi, pagherà un prezzo storico.
ps. togliete gli specchi da casa, gioverà alla vostra autostima.
invece di occuparsi del programma di autodeterminazione perchè non raccontarci di almeno una sezione (ripeto una sola sezione sarda) che abbia discusso sull’accordo con la lega?