Controvento: Elogio e critica a Cumpostu (SNI) sui metodi

Caro Bustianu, mi sono sentito vicino alla tua risposta contro i Savoia per le loro offese a danno dei Sardi, come ho provato soddisfazione nell’apprendere della tua assoluzione nell’aula di Giustizia per la multa ricevuta a seguito della replica mandata ai Reali maleducati.

Ma sai, ci ha scritto uno dei nostri lettori di vecchia data, il quale ci chiede “dov’è finita” la nostra denuncia del folklorismo che per anni abbiamo portato avanti nell’ambito indipendentista, inclusa Sardigna Natzione. Uno dei vari obiettivi di U.R.N. Sardinnya infatti è sempre stato quello di sottolineare e criticare apertamente tutte quelle variabili che nel tempo hanno portato i Sardi a maturare una serie di infondati luoghi comuni a carico di chi ha sempre lottato per l’autodeterminazione prima di noi, come appunto voi di SNI.
Oggi siamo nel 2010, ed effettivamente, replicare “Savoia, zenia de porcos” (con tanto di spray sulla statua di un filibustiero) a dei soggetti condannati dalla storia prima che dalla nostra morale, ci riporta ai tempi in cui – in un malinteso senso della visibilità politica e della difesa del Popolo Sardo – ci si abbigliava e ci si esponeva in comparsate mediaticamente discutibili (nonostante in tempi recenti SNI abbia rimproverato gli stessi mali al PAR.I.S. di Meloni).
Nel corso dell’ultimo quinquennio non abbiamo mai mancato di puntare il dito verso alcuni costumi della propaganda indipendentista esibita verso la Pubblica Opinione. Nel tempo, da parte di IRS ad esempio, pur renitenti, hanno saputo accogliere la critica. Da parte di SNI purtroppo si persiste nel reiterare errori nei quali non si soppesano adeguatamente i contenuti di certe frasi nel nostro contesto. Che finiscono per alimentare le dicerie di “barbarismo” ed “emarginazione” a cui sarebbero propensi gli indipendentisti Sardi agli occhi di molti concittadini.
Dopotutto, questa non è la “Padania” di Bossi, e non possiamo giustificare certi comportamenti ricordando il neo-barbarismo leghista impegnato nel “sacco di Roma”.
La mancata accettazione di questa critica per rivedere alcuni metodi del parlare ai Sardi, è stato uno degli svariati motivi che ha fatto perdere terreno a Sardigna Natzione nei confronti di IRS. Mentre quest’ultima ha buon gioco dunque nel presentarsi come l’unica “illuminata” del controverso quadro indipendentista. E dire che criticavo la barba di Gavino Sale!…Oggi le inutili etichette che ci dividono. Cambiano gli addendi, ma il risultato è (quasi) sempre quello.

Penso inoltre che, come repubblicani, non dovremmo commettere gli stessi errori della monarchia: ovvero attribuendo di padre in figlio delle colpe storiche per le quali l’unica denuncia che possiamo fare non dovrebbe avvenire dal basamento di una statua ma dai libri di storia della nostra Pubblica Istruzione. Spiegando quindi ai Sardi quale è stata la portata effettiva a danno del nostro territorio da parte della dominazione di Casa Savoia. Ma l’ultimo rampollo savoiardo, intercettato nel lanciare improperi ai Sardi, che c’entra con tutto questo?
Ha qualificato da solo la sua scarsa intelligenza, e credo che ben pochi comuni Sardi gli concederanno la “cittadinanza onoraria”…

In sintesi, ben vengano le repliche ai cialtroni che giudicano il Popolo Sardo, purché non si scada al loro stesso livello: perché non lo siamo comunque. Loro hanno il sangue blu, noi Bustianu nò. E quando dobbiamo fare i bisognini, come è successo anche nel tuo caso…perché nò? Continuiamo pure. Ma stando attenti a non farli controvento.

Di Bomboi Adriano.

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U.R.N. Sardinnya ONLINE – Nazionalisti Sardi

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