Caro Paolo Maninchedda, la Flotta Sarda SPA è una fesseria. Ecco perché

Caro Paolo Maninchedda, siamo d’accordo, la Catalogna ha compreso che sfidare l’intossicazione del mercato è un problema che si combatte solo facendo un nuovo Stato, il proprio. Ma c’è una differenza fra la Catalogna e la Sardegna: loro lo Stato lo stanno facendo, noi invece stiamo sperperando denaro pubblico.
Attraverso la legge 1/09, Barcellona ha attivato l’art. 154 dello Statuto Autonomo revisionato nel 2006, la normativa introduce l’Authority per il controllo della concorrenza. Tradotto per i lettori che non lo sapessero: i Catalani non si fidano di Madrid e preferiscono monitorare da soli il proprio mercato per punire gli eventuali cartelli che potrebbero danneggiare i loro interessi economici.

Il PSD’AZ invece che sta facendo? Riforme per arrivare a quel modello di sovranità?
No, aggiunge nuovi danni al danno creato dall’oligopolio CIN-Tirrenia, perché la Flotta Sarda SPA non solo non risolverà il problema dei Trasporti, ma contribuirà allo sperpero di denaro pubblico assegnando alla Regione il ruolo dell’armatore.
Quello proposto oggi dal sardismo non è dunque un modello di sovranità basata su un riformismo indipendentista, ma semplicemente una misura statalista, dettata dall’emergenza, a cui non viene contrapposta una seria strategia per la soluzione strutturale del problema dei Trasporti (a cui andrebbe integrato anche il tema delle zone franche e delle infrastrutture). Zone franche che, tuttavia, paiono tornate nei programmi del sardismo. Tutto ciò denota l’assenza di una strategia complessiva all’interno del sardismo nella visione generale della sovranità da portare avanti e nella tutela degli interessi strategici dell’isola che mal si combinano con i propositi e gli esempi internazionali ormai spesso citati.
Le “flotte Sarde” si potrebbero anche fare, purché preventivamente si sia creato un impianto normativo destinato a creare una sovranità originaria e non delegata, ma questo in Sardegna non è ancora successo. Non si può mettere il carro davanti ai buoi facendone pagare il costo ai Sardi.

Non si tratta di asserragliarsi fra “statalisti” e “neoliberisti”, si tratta di creare quegli strumenti sovranitari con cui agevolare lo sviluppo del mercato, senza intossicarlo ulteriormente. Manca un obiettivo di fondo, che non può essere esclusivamente quello di “far concorrenza” a Onorato, ma quello di considerare i Trasporti come uno degli asset strategici della nostra economia.

- Sul tema: Prop. di legge: Catalogna avanti, un Antitrust Sardo contro i cartelli dei Trasporti e dell’Energia.

Adriano Bomboi.

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U.R.N. Sardinnya ONLINE – Nazionalisti Sardi

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