Archive for the ‘L’OPINIONE’ Category

Una replica a Mario Garzia sul futuro federale dell’Europa, ed ecco il lavoro Melis-Nonne

Premessa: Doveva essere una estate tranquilla, con altri membri di U Erre Enne occupati al lavoro o in pausa estiva, ma con le elezioni alle porte, i dibattiti e le terminologie che impazzano da un punto all’altro del web, è giusto proseguire nel contributo alla discussione, il vero sale della democrazia. Così mi sono preso [...]

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Il PD regionale a Roma con Berlusconi e in Sardegna evita Maninchedda?

Non ce ne voglia l’amico Gesuino Muledda (RossoMori), ma un centrosinistra che a Roma abbraccia e sostiene il PDL di Silvio Berlusconi diventa paradossale nei suoi veti alla candidatura per le primarie locali a Paolo Maninchedda. Dopotutto, l’ormai ex esponente sardista ha ampiamente preso le distanze da una Giunta regionale che non ha saputo affrontare [...]

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Osservazioni varie sul neo-partito dei Sardi di Sedda e Maninchedda, e non solo

Disse Machiavelli che qualsiasi proposta politica, per poter essere di successo, avrebbe dovuto basarsi sul consenso popolare. Guicciardini, che pure muoveva le sue osservazioni prediligendo un’altra forma di governo, si trovò d’accordo con questa analisi. E allora non si spiega come mai un politico professionista come Paolo Maninchedda abbia commesso l’errore di invitare alla convention [...]

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Maresciallo Marco Diana: ‘Basta falsità contro di me!’

Si è svolto lo scorso 15 giugno al Microcitemico di Cagliari un corso di formazione in sessuologia medica oncologica, partecipato dalla dott.ssa Alessandra Graziottin (già partner dell’International Society for Sexuality and Cancer), da Nadia Brusasca (responsabile del centro di psico-oncologia della ASL 3 di Nuoro), ed altri valenti esperti del settore. Perché richiamare questo evento? [...]

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Comune di Cagliari discrimina la Lingua Sarda? – Di Francesco Casula

L’incredibile motivazione della sinistra cagliaritana contro l’utilizzo della lingua Sarda nei concorsi: “usarla crea discriminazione”. Sa Natzione vi propone un commento del prof. Francesco Casula sulla vicenda: Nel 1977 il segretario provinciale nuorese dell’allora PCI, invitava con una circolare spedita a tutte le sezioni del partito a non aderire, anzi a boicottare la raccolta di [...]

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Zone franche inutili? Spiegatelo al gigante asiatico della globalizzazione, e non solo

Se avete dubbi sulle zone franche, la prima cosa che dovete fare è controllare il posto in cui siete seduti, e persino il vostro abbigliamento: perché il mouse del vostro computer, di qualsiasi marca sia, è passato per una zona franca cinese, e magari, in una delle centinaia di navi cargo che 24 ore su [...]

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Un Assessorato o un Istituto per la Lingua e la Cultura Sarda?

Di Adriano Bomboi. Alcune settimane fa, quando il linguista Roberto Bolognesi mi ha parlato dell’ipotesi di istituire un Assessorato alla Lingua Sarda, utile anche all’economia dell’isola, la prima cosa che ho pensato di rispondergli è stata: “Immagina che carrozzone clientelare ne verrebbe fuori!”. O qualcosa del genere. Poi mi è tornata in mente una vecchia [...]

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RossoMori: Gesuino Muledda su nuova legge elettorale regionale e rappresentanza femminile

Quando si certifica il fallimento di una intera classe dirigente, con maggiori o minori responsabilità, sempre di fallimento si tratta. L’approvazione di una parte della legge elettorale per l’elezione del consiglio regionale con soglie di sbarramento al 10% per le coalizioni e al 5% per liste che si presentino da sole, e dall’altra il rifiuto [...]

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Zona franca? Tema che merita serietà

  Pubblicato sul quotidiano La Nuova Sardegna in edicola il 23 giugno 2013: Doverosa una replica a Pietrina Chessa (PdCI) per il suo intervento in materia di zona franca apparso su La Nuova del 19-06-13 . Non ci sono dubbi, l’azione intrapresa da Cappellacci e da vari comitati su questo strumento di rilancio dell’economia si [...]

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Autonomie e D.P.R. n. 752-76: La potenza economica della ‘dogana linguistica’

Quando ci domandiamo il senso dell’esistenza di una Regione Autonoma rispetto ad una ordinaria non si può che tornare alla ragione principale che istituì le differenze all’interno del nascente assetto repubblicano nel secondo dopoguerra: il pluralismo, sia linguistico che culturale. Ed in base ad esso, anche la conseguente maggiore autonomia in campo tributario e fiscale. [...]

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